FRANCESCO DE GREGORI - Dietro lo scatto

Il primo incontro con Francesco De Gregori non avvenne sotto una buona stella.
Fugace, silenzioso, veloce, appena due parole e la promessa, da parte mia, di non rivederci.
Ma la vita è mutevole. Da quel primo incontro si sono susseguiti anni durante i quali ho seguito Francesco cercando di catturare momenti fatti di musica, di riflessione, di intimità.
Anni fatti di chiacchiere, scambi di pensieri, risate, viaggi, cene, bicchieri di vino, rispetto e amicizia.
Anni di fotografie, copertine e videoclip fino ad arrivare, nel 2019, ad un documentario “Vero dal Vivo”, prodotto da Caravan in collaborazione con Rai Cinema, che ci ha portato alla Festa del cinema di Roma e alla prima serata sulla Rai.
Io da Francesco ho imparato molto, mi ha trasmesso l’importanza di avere un punto di vista personale, quello che probabilmente definisce e identifica l’essere un artista.
Ho capito anche che l’artista crea per sè e non per gli altri, la sua soddisfazione è linfa vitale.
E cosí mi porto dentro un po’ di scuola degregoriana fatta di entusiasmo, altissima professionalità e infinita determinazione.
Questo ritratto venne scattato a Lucca, Francesco apriva il concerto di Bob Dylan, la serata fu magica ed indimenticabile.
Appena prima di salire sul palco Francesco si affaccia al grosso e pesante portone in legno antistante la struttura dove hanno luogo i concerti in Piazza Napoleone.
Io ero lí, appostato e pronto a fare click, uno solo.
Questa foto è diventata successivamente la copertina di “Master” un cofanetto composto da 22cd, 1 dvd e 4 libretti che contiene successi come Rimmel, Viva l'Italia, Generale, Buonanotte Fiorellino, La leva calcistica del 68, Natale e molti altri. Un’opera completa ed imperdibile che ripercorre tutta la carriera di uno dei piú grandi cantautori della storia della musica italiana.

 

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